Data: 1973

Genere: musica natalizia

Luogo: Repubblica Libanese

Incisa due anni prima della guerra civile, Laylet Eid è la versione in arabo della classica Jingle Bells.

La voce nel brano appartiene a Fairuz, una delle più grandi cantanti in lingua araba. Nata in Libano da una famiglia ortodossa siriaca, iniziò la sua carriera nella seconda metà degli anni 50 per divenire ben presto un'icona musicale del mondo arabo.

Silenziosa, discreta e riservata ricorda sotto molti aspetti una tra le più grandi cantanti italiane, Mina.

Di questo brano è anche presente un video.

Data: 1995

Genere: alternativa di destra

Luogo: Repubblica Italiana

Scritto nel lontano 1978 da Massimo Morsello e apparso per la prima volta sulla cassetta "Per me... e la mia gente" questo brano divenne sin da subito simbolo dello spirito giovanile che caratterizzò quei tempi irrequieti.

La versione che qui riporto venne però registrata nel 1995 da Dario Bressan. Nel retro della cassetta vengono ringraziate due persone per i cori, un certo "Ricky" e una certa "Arianna" di cui soppongo appartenga la voce femminile del presente brano.

Data: 1965

Genere: classica mongola

Luogo: Repubblica Popolare Mongola

Composta dal padre della musica classica mongola, ovvero Bilegiin Damdinsüren, e qui interpretata nel 1965 da Dulamsurengiin Tserendolgor, Hentiin Ondor Uuland (Хэнтийн өндөр ууланд = Sulle alte montagne di Hentij) è uno dei brani più famosi del repertorio della musica classica mongola.

Il brano, oltre a fungere da esempio per comprendere in che cosa consiste questo particolare genere musicale (classica + musica tradizionale), è un vero e proprio tributo ai monti Hentij e, più nello specifico, al monte Burhan Haldun. Tale località è difatti d'estrema importanza per il popolo mongolo in quanto, nel lontano 1162, diede i natali al fondatore dell'Impero Mongolo, Gengis Khan (il quale venne poi anche seppellito in tale regione). Il monte Burhan Haldun venne dichiarato sacro già al tempo di Gengis Khan per tale motivo.

Data: 1960-70s

Genere: rock cambogiano

Luogo: Repubblica Khmer (?)

Tra la seconda metà degli anni 50 e il 1975, anno della presa del potere da parte dei Khmer Rossi, in Cambogia (specie a Phnom Penh) si sviluppò una fiorente scena musicale nata dall'incontro delle varie forme di musica tradizionale del paese e della musica importata e trasmessa dalle radio militari occidentali. Questa scena tanto varia vide però un'improvvisa fine con l'avvento del regime dei Khmer Rossi, regime sotto il quale molte delle varie figure di spicco della scena musicale trovarono anche la morte.

Una di queste figure fu "Meas Samon", l'autore di questo brano che, come la maggior parte della produzione musicale precedente al periodo comunista, venne riscoperto a delle bancarelle di cassette musicali nei primi anni 90 da turisti occidentali in visita alla capitale.

Data: 1925-48

Genere: etnica

Luogo: Territorio del Tanganica

Molti potranno rammentare dalla loro gioventù le strofe oggi tanto criticate: "Nel continente nero // Alle falde del Kilimangiaro // Ci sta un popolo di neri [...]" ebbene, il brano che oggi carico proviene dal vero popolo delle "falde del Kilimangiaro" (i tutsi, aka watussi, sono un popolo del Ruanda/Burundi, non della Tanzania).

Il vero popolo che inabita le terre poste attorno al famoso monte sono in realtà i Chaga, terza etnia in Tanzania per numero ma di gran lunga la più influente e ricca del paese (la regione stessa del Kilimangiaro risulta essere una tra le più sviluppate).

Per quanto riguarda il brano non sono in realtà riuscito a reperire quasi nessuna informazione se non che: fu registrato tra il 1925 ed il 1948; è cantato in una delle varie lingue chaga; l'esecutore sembra essere un certo "Wilfred Kiute".

Data: ???

Genere: tradizionale persiana

Luogo: Repubblica Islamica dell'Iran (?)

Qualche anno fa mi imbattei in questo brano grazie a svariate conoscenze provenienti dalle lontane terre dei Parti. Ahimè il brano non riportava il nome di nessun artista, cosa che per tutti questi anni mi diede non poco fastidio. Poco tempo fa ritornai sul brano e decisi che, finalmente, avrei portato avanti una profonda ricerca volta a scoprire la verità, quanto segue è ciò che sono riuscito a scovare sul wired.

Il brano dovrebbe chiamarsi "Shams ad-duha" ("shams" = Sole; "ad-duha" = luce del mattino, dal titolo della Sura 93) e, almeno teoricamente, riprende uno scritto di Rumi (in farsi: Molana). Il brano è ovviamente in farsi, il cantante è Hesameddin Seraj mentre la persona agli strumenti dovrebbe essere Mohsen Nafar.

Non sono riuscito a reperire la copertina originale.

Data: 2015

Genere: dubstep

Luogo: Confederazione Svizzera

Era un giorno qualsiasi dell'ormai lontana primavera del 2021 quando, mentre mi trovavo immerso nella lettura della pagina wikipedia riguardante Belisario e la sua spedizione in Italia, mi capitò di ascoltare questo brano. Da quel giorno non fui più in grado di smettere di riprodurlo e riportare alla mente tutte quelle grandi gesta del tardo impero. Fu così che iniziai a viaggiare tra le imprese di Aureliano, Stilicone, Ezio, Maggiorano e la gang Giustiniano-Belisario soffermandomi su tutta quella serie di "trolling" che queste figure consegnarono alla storia.

Data: 2015

Genere: musica d'ambiente

Luogo: Inghilterra, Regno Unito

Ritengo questo brano un capolavoro. La combinazione tra il crescendo, la "fanfara" ed i suoni ambientali rendono, a mio parere, questo pezzo quello migliore dell'intero album (che comunque rimane uno dei miei preferiti).

Data: 1986

Genere: city pop

Luogo: Stato del Giappone

Mi capita spesso di addormentarmi sulle note di questo album di Momoko Kikuchi. Questo brano, pur non essendo uno dei più conosciuti dell'album, a mio parere ne coglie perfettamente l'essenza.

Data: 2001

Genere: colonna sonora

Luogo: Repubblica di Cina (Taiwan)

Ultimamente sono ossessionato con questo brano proveniente dal film Millennium Mambo (che devo ancora guardare).

Data: 1889 (1967)

Genere: classica romantica

Luogo: Impero russo

Tchaikovsky è senza ombra di dubbio il mio compositore preferito. Pas D'action de "La bella addormentata" è per me un vero e proprio tributo all'amore, alla bellezza ed a tutto ciò che ne consegue.

Data: 1970s (2011)

Genere: country

Luogo: Repubblica della Rhodesia

Ho sempre trovato questo brano davvero molto triste. Nell'ascoltarlo mi ritrovo spesso a pensare al fato verso cui ogni nazione e popolo prima o poi andrà incontro.

Data: 1981

Genere: cantopop

Luogo: Territorio d'oltremare di Hong Kong

"Il vecchio e il mare" (老人與海) è uno dei miei brani preferiti della Cantopop.

Riguardo all'artista, Paula Tsui pur avendo vissuto la maggior parte della sua vita ad Hong Kong in realtà è originaria dello Hubei. All'età di 16 anni (1965) venne forzata dalle sue amiche a partecipare ad un concorso di canto, che riuscì poi a vincere. Da quel momento si focalizzò sempre più sulla musica contrariamente al volere dei suoi genitori. Detiene il record per il maggior numero di concerti in un periodo continuo (43 concerti in 37 giorni - nel 1992).

Data: 1977

Genere: rock

Luogo: Repubblica Italiana

Ecco un altro capolavoro degli Janus. Il testo riprende quasi alla lettera il poema "De Ægypto" di Ezra Pound.

Data: 1978

Genere: rock progressivo

Luogo: Repubblica Italiana

Ho scoperto gli Janus da una settimana ma ancora non riesco a smettere di ascoltare questo brano.

An Dro (in bretone: "Il cerchio" "Il viaggio" o "la ronda") è un tipo di danza francese fortemente influenzata dalla tradizione celtica.